Siamo andati a chiederlo direttamente agli abitanti della città e queste sono le loro reazioni e risposte:
Continuiamo ad immaginare questa situazione ... Dopo Trump negli USA e Mariano Rajoy qui in Spagna niente è impossibile. Mettiamo che quello che è successo in America fosse successo a Barcellona. Se non sei di Barcellona puoi immaginare che si stia parlando della tua città, sostituisci la Sagrada Familia con la chiesetta del tuo paese ed il gioco è fatto.
Immagina..
“Donald Trump a capo del comune di Barcellona”. “Dio perdoni Barcellona”. “Donald Trump 45º sindaco di Barcellona”. Questi sono alcuni dei titoli dei quotidiani dopo le elezioni dello scorso 8 novembre. Il polemico magnate, proprietario di casinò e ville di lusso, a cui piace tanto apparire in TV, ha nelle sue mani il destino della Ciudad Condal.
In questo momento gli abitanti di Barcellona si stanno già chiedendo se l’elezione comporti davvero la costruzione del muro, come il candidato aveva promesso durante la campagna elettorale. Una bella recinzione resistente con l’obbiettivo di evitare che possano entrare quelli di Badalona o di l'Hospitalet che, stando alle parole del nuovo sindaco, “sono gente con una percentuale di calvi troppo elevata. Anche se alcuni sono anche brava gente".
Il problema è che il nuovo leader non può proprio vedere gli immigrati. Ha promesso che deporterà e che tutti quelli che non dispongono dei documenti necessari e che vieterà l’accesso alla città a tutti coloro che provengono da paesi mussulmani perché pericolosi.
Queste dichiarazioni che hanno tanto preoccupato chi vive nel Raval hanno obbligato tutti gli abitanti del quartiere a trovare nuove strategie per confondersi con i catalani, esponendo la bandiera di Barcellona fuori dalla porta delle loro case o dei loro negozi. Per lo stesso motivo hanno anche adottato il Caga Tió come unico idolo religioso.
Politica ed Economia
In quanto alla politica economica, Donald Trump ha deciso di intraprendere una duralotta contro i negozi cinesi e anche contro ipachistani. A Barcellona, se il fine-settimana sei alla ricerca di unabirra o di una pizza a qualsiasi ora del giorno o della notte, o hai improvvisamente bisogno di una lampadina, prodotti per il bagno, o un travestimento per la festa a cui ti hanno appena invitato, al giorno d’oggi sono i paquis e i negozi cinesi a monopolizzare questo tipo di mercato, visto che sono gli unici in grado di lavorare nel week-end. Ma anche loro smetteranno. “È proibito.” ha affermato il magnate. Con Trump non lavorerà più nessuno.
D’altro canto, Donald aspira a disfarsi di qualsiasi cosa abbia ideato il suo predecessore negli ultimi 8 anni di mandato. La Riforma Sanitaria sulla quale aveva tanto investito il vecchio sindaco, per esempio, verrà eliminata. La gente dovrà tornare alle costose assicurazioni private per poter accedere ad un trattamento all’Hospital Clinic o all’Vall d'Hebrón. Gli Skaters del MACBA, essendo la fascia di popolazione più soggetta a ferite a causa delle continue cadute, non potrà più fare skate senza protezioni e casco.
Senza dimenticare i cambiamenti climatici, che secondo Trump proprio non esistono. Muoversi in bicicletta per la città, stando alle sue parole, non è solo inutile, ma anche faticoso.
Per non parlare del diritto a possedere armi da fuoco!
Ok di quello proprio non parleremo.
Allarme sociale
I mercati sono crollati appena prima della vittoria di Trump. La preoccupazione si era già diffusa in tutto il mondo. Chiunque si chiedeva come avesse potuto vincere proprio lui e soprattutto come un individuo tanto misogino, che non si è mai risparmiato commenti sessisti e machisti, potesse ancora avere la sua bella moglie pronta a sorridere accanto a lui.
Mentre nella fredda e lontana Andorra, un altro sindaco il cui nome potrebbe essere Putinsi sta già sfregando le mani pronto ad accogliere calorosamente il suo collega di Barcellona.
A Madrid, una certa Ministra della Difesa di nome María Dolores de Cospedal, non ha tardato nel congratularsi con il nuovo sindaco di Barcellona, Donald Trump retweettando un tweet del suo leader Mariano Rajoy. Un altro che, stando a questa affermazione dal dubbio significato, non capisce chi abbia scelto questo sindaco scelto dai cittadini perché sia sindaco.
Sembra una follia, vero?
Anche se il leader in un altro celebre tweet ha detto: ’Cerchiamo di ridere di meno che poi prendono anche noi per messicani’, la vittoria di Trump ha generato un’infinità di meme condivisi su ogni tipo di social per tutta la giornata facendoci fare una risata amara su un argomento che invece dovrebbe farci piangere.
Quindi visto che è inutile piangere sul latte versato e il danno ormai è stato fatto, tanto vale che facciamo un due risate. Qui trovate una serie di meme che ci sono piaciuti particolarmente. Ma prima, mi raccomando, date un’occhiata a questo video: