Il mosaico dell'areoporto El Prat di Barcellona
Barcellona è una città d’arte e questo lo si capisce non appena arrivati. Una volta atterrati all’aeroporto El Prat, infatti, troverete ad accogliervi, sulla parete del Terminal B un grande mosaico di ceramica realizzato da Joan Mirò con il suo amico ceramista Josep Llorenç Artigas. I colori e le forme sono inconfondibili, si tratta di un omaggio del grande pittore e scultore surrealista Mirò alla città di Barcellona.
Da qui, inizia il nostro viaggio tra i sogni, i colori e le forme dell’artista barcellonese. Mirò è uno degli artisti più poliedrici e affascinanti del XX secolo, viste le sue doti di pittore, scultore e ceramista. Un uomo anticonformista che ha contribuito a cambiare i metodi convenzionali della pittura favorendo la libera mescolanza di diverse tecniche artistiche.
La Fondazione Miró
La maggior parte delle sue opere sono raccolte nella Fondazione Miró, un edificio inaugurato nel 1975 nel bel mezzo del Parco del Montjuïc, ad opera del suo amico Josep Lluís Sert. La Fondazione mostra il lavoro di Mirò fin dalle sue prime opere, influenzate dai filoni del cubismo, postimpressionismo e fauvismo, per passare alla sua grande produzione surrealista, fino ad arrivare alle opere di collage che segnano la rottura dell’artista con la pittura tradizionale.
Camminare nella galleria d’arte è come entrare in un mondo colorato, pieno di forme infantili e surreali. Un mondo di sogni ma anche di critica verso un conflitto, la Guerra Civile spagnola, che si consumava in quegli anni e che Mirò riuscì a rappresentare divinamente nel quadro Naturaleza muerta del zapato viejo (Natura morta della scarpa vecchia), che unisce incubi personali e preoccupazioni politiche e sociali del momento.
Degna di nota è anche la collezione di 23 opere con il titolo generico di Costellazioni con le quali l’artista volle rappresentare l’unione del cosmo con il mondo terreno. Una collezione onirica e affascinante che Mirò realizzò tra il '40 e il '41 in un piccolo paesino della Normandia e che è possibile vedere nella Fondazione.
La Dona i Ocell
Il suo essere poliedrico e sperimentatore portò l’artista ad utilizzare diverse tecniche di pittura e scultura passando da opere eccentriche a lavori più spontanei e infantili che hanno caratterizzato l’ultima parte della sua produzione artistica.
I personaggi rappresentati però sono ricorrenti: le sue opere sono piene di allusioni a temi come il cosmo, la donna, la terra, gli uccelli e l’utilizzo dei colori primari è ormai simbolo delle sue opere.
Ne è un esempio la famosa scultura Dona i ocell (Donna e uccello), eretta nel 1983, nel parco Joan Mirò, dedicato all’artista poco prima della sua morte. L’imponente opera, di 22 m di altezza rappresenta una donna con un cappello e un uccello sulla testa. Completamente ricoperta di ceramiche rosse, gialle, azzurre e verdi fu l’ultima grande opera dell’artista.
Il mosaico Pla de l'Os
Infine, se siete a Barcellona e decidete di scoprire la meravigliosa produzione artistica di Joan Mirò, non potete perdervi la sua opera più popolare, il mosaico Pla de l’Os. Realizzato sul pavimento della Rambla, non c’è turista che non l’abbia visto e “calpestato”. Con i suoi colori tipici rosso, azzurro e giallo e le forme semplici rappresenta un’emblema a cielo aperto del linguaggio proprio di uno degli artisti più curiosi e affascinanti del XX secolo.
Una piccola parentesi...se ti piacciono i tour e i grandi artisti del passato, allora non perderti il tour con Picasso per scoprirne le tracce che ha lasciato durante la sua permanenza in città!